Itinerario tratto da “Sui sentieri dei Cervi, Gutturu Mannu e i monti di Capoterra”, di Angelo Pani, 2021 - https://www.facebook.com/suisentierideicervi

L’itinerario ha inizio percorrendo la Strada Provinciale n°1, fermandosi all’altezza della stazione della forestale e prendendo poi la strada bianca in direzione Sud-Est, e dopo 1,5 km si può così raggiungere Is Cortixeddas de Bidd’e Mores. Il percorso continua cambiando strada una cinquantina di metri prima di arrivare ad un incrocio, dove si può notare una distesa di ghiaia che ha ricoperto la strada all’altezza del canale Su Stoiargiu, quindi si procede per la mulattiera a sinistra, seminascosta dalle piante; tale zona è Sa ia de Cabuderra (wp 39°8’48.67’’ N - 8°54’37.02’’ E ; km 1,6). Si procede in salita (pendenza 19%) poi la via si allarga fino a diventare una carrareccia, in seguito una serie di tornanti (pendenza 8,3%), consentono di arrivare più agevolmente a S’Arcu de Mamoiada (km 3,7 ; q 432). La strada continua aggirando un mammellone (una conformazione rocciosa spesso di origine vulcanica) granitico chiamato Pedra Bellu, superando poi i ruderi della dispensa di Is Craciras (km 4) in cui si possono notare i resti di un forno per il pane, si prosegue fino ad un ruscello, dove si può notare che con il passare del tempo si è formato un profondo solco sul canale. Il percorso prosegue in una carrareccia, accessibile una volta superata la trincea, e si prosegue in salita fino ad arrivare a S’Arcu de Sant’Antoni (km 5,9 ; q 490 ; pendenza media 9,8%). Continuando in Sa ia de Cabuderra, si va verso Est, accedendo alla valle di Bachialinu in discesa, ma l’itinerario si ferma prima di raggiungere il valico e andando verso Sud, si procede quindi, battendo un’altra vecchia carrareccia per circa 200 m e deviando poi in un sentiero sulla sinistra, raggiungendo infine S’Arcu de is Craciras (wp 39°8’45.37’’ N - 8°55’34.14’’ E ; q 530) da cui si può notare Serra Sa Traia davanti. Si può accedere al bastione roccioso anche senza particolare attrezzatura, e si prosegue fuoripista fino a raggiungere la cresta, dopo una salita di 300 m, e si prosegue per 2 km in un percorso obbligato tra le rocce e la poca vegetazione, segnata dal passaggio delle capre; in questo modo, scegliendo questo percorso, si guadagnano circa 100 m di quota, con una pendenza media del 20% (fino a 44,5% in alcuni punti). Da questa altezza possiamo godere di una buona visione panoramica di Bachialinu e Gutturu Mannu e nelle vicinanze si possono notare parecchi rondoni. Una volta raggiunta la cima più elevata (q 693) si prosegue in discesa, tenendo con attenzione il percorso della cresta, si supera poi il “dente granitico” di Punta Conciadori e usciti dalla Serra si può raggiungere S’Arcu Mannu (km 8,3 ; q 581). Si incrociano nel valico numerose strade, che prima avevano più importanza, ma ora rimangono in totale abbandono; seguendo la più vicina a Sa Traia, andando verso Ovest, si scende sul canale de S’Arruargiu, seguendo poi la carrareccia sulla parte sinistra rispetto al corso d’acqua, si avanza per circa 100 m e ci si sposta nella parte opposta, affrontando una ripida discesa (pendenza massima 52%) che si conclude dopo 500 m davanti alla falesia di Sa Paba de Salamoni. Qui si può subito imboccare una strada più larga e continuando in discesa, si attraversa una grande pietraia (wp 39°8’12.44’’ N - 8°55’9.58 E) e dopo 100 m si lascia la mulattiera e si va verso Nord-Est affrontando una ripida salita di 300 m (pendenza 18,2 %) in parte fuoripista fino ad una carrareccia che scende verso Bidd’e Mores; che è la strada che riporta dopo 1,5 km circa, alla strada sterrata della forestale, che va verso Gambarussa. Si raggiunge per ultimo la valle di Gutturu Mannu .

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