Itinerario tratto da “Sui sentieri dei Cervi, Gutturu Mannu e i monti di Capoterra”, di Angelo Pani, 2021 - https://www.facebook.com/suisentierideicervi

Fanebas (wp 39° 7’ 56.38’’ N- 8° 52’ 23.11’’ E) si può raggiungere in macchina percorrendo una strada sterrata. Da qui parte una strada di servizio della Forestale che ci consente di raggiungere l’oasi WWF di Monte Arcosu. La percorriamo per poco più di un chilometro e mezzo, fino a S’Arcu ‘e Perdu Secci (wp 39° 8’ 31.52’’ N- 8° 52’ 10.78’’ E), km 1,7, q 335, dove abbandoniamo lo sterrato per entrare nella vegetazione seguendo una mulattiera verso la montagna. Dopo duecento metri raggiungiamo il rio Margini Rubiu e seguiamo il corso risalendo il canale. 

Raggiungiamo la sorgente di Is Seddas (wp 39° 8’ 32.30’’ N- 8° 50’ 51.38’’ E), km 4,5, q 765. 

Andiamo verso Nord, dopo 250 metri raggiungiamo uno sperone roccioso (wp 39° 8’ 39.45’’ N- 8° 50’ 54.67’’ E), q 800. Raggiunto il sentiero che sale da Costa Castangias, proseguiamo sino in cima. Dopo esser passati vicino alle punte di Liudeddu raggiungiamo la spianata di Is Patius, q 970. È la cima di quota 1010, km 5,5. La più alta delle sommità è la vetta del Lattias. Per raggiungerla dobbiamo scendere fino al piano sottostante dove è presente un ruscello d’acqua. Ci dirigiamo verso Ovest e dopo una salita raggiungiamo la cima del versante che volge verso Est (wp 39° 8’ 51.04’’ N- 8° 50’ 15.26’’ E), km 6,3, q 1086. 

Scendiamo seguendo la strada percorsa all’andata fino a raggiungere lo sperone incontrato in precedenza dopo aver lasciato la sorgente e proseguiamo verso Sud Est seguendo il sentiero di cresta di Is Castangias fino a raggiungere la strada di servizio della Forestale all’altezza di un masso concavo (wp 39° 8’ 34.78’’ N- 8° 52’ 9.19’’ E), km 10.2, q 345. 

Ora proseguiamo seguendo la strada sterrata verso Sud e ritorniamo a Fanebas. 

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