La Giara di Teccu, situata nella zona di Bari sardo, rappresenta il principale punto di interesse naturalistico della regione.
La sua formazione risale a antiche eruzioni vulcaniche ed è caratterizzata da un colore scuro che si estende per circa 4 chilometri, distinguendosi dal paesaggio ondulato circostante. Questo affioramento roccioso digrada verso la costa e raggiunge il mare con le punte di Punta Niedda e Punta Su Mastixi. La colata vulcanica ha uno spessore di 10 metri e il suo epicentro si trova nella località di Sa Iba Manna, dove si erge una bocca di forma conica che supera in altezza il resto dell'altopiano (195 metri sul livello del mare).
Dalla cima di questa formazione si può godere di un panorama mozzafiato che si estende su tutto il territorio di Bari Sardo. Nella zona circostante prospera una rigogliosa vegetazione di macchia mediterranea, composta da olivastri, ginestre spinose e lentischi.
Tra le rocce, si trovano anche specie più selvatiche come il fico d'India, con i suoi caratteristici frutti arancioni dolci e ricoperti di spine.
A nord-ovest dell'abitato si erge l'altopiano di Su Pranu, dove si sviluppa un bosco di sughere che rappresenta il polmone verde della regione. La macchia mediterranea offre rifugio a diverse specie animali, tra cui donnole, ricci, volpi, cinghiali e lepri. Tuttavia, i veri protagonisti della zona sono i rapaci, che solcano i cieli conferendo un'atmosfera unica: gheppi, falchi e poiane sono tra le specie più comuni.
All'interno della Giara, protetti dalla vegetazione, si trovano anche resti archeologici risalenti all'epoca nuragica. Un esempio di ciò è il Nuraghe Iba Manna, di cui si possono ancora osservare i ruderi sulla sommità più alta della zona.