Parco della Giara
Il parco della Giara, Giara di Gesturi o Sa Jara Manna, (500–600 m s.l.m.), ricade su 4 Comuni: Genoni, Gesturi, Setzu e Tuili. Esso si sviluppa su 44 kmq.
Il nome Giara, in sardo Sa Jara, Pranu ‘e Jara, sembra derivare dal latino glarea (ghiaia), con riferimento alla diffusa pietrosità che caratterizza la sua superficie.
La Giara è un altopiano basaltico dai lineamenti caratteristici, un’enorme fortezza naturale nel centro della Sardegna che custodisce una flora ricca di endemismi e un ambiente fiabesco. È nota soprattutto per la presenza dei cavallini della Giara, per le fioriture primaverili e per i laghetti conosciuti come Paulis.
La sua formazione ha inizio nel Miocene, 20-25 milioni di anni fa, dalla Sardegna sommersa dal mare, si formarono le marne (materiale terroso) che sono alla base dell'altopiano della Giara, questo momento è descritto e visitabile presso il Geosito di Genoni, noto come Cava di Duidduru.
La formazione vera e propria della Giara di Gesturi, risale al Pliocene, 5-2 milioni di anni fa, quando Zeppara Manna e Zepparedda diffondono su questa ampia pianura le lave ardenti che formeranno lo strato basaltico che caratterizza attualmente il Parco della Giara.
Nel periodo giudicale la Giara fa parte del Giudicato di Arborea
Dal 1995 è riconosciuta come area SIC (Sito di Interesse Comunitario).
L’ altopiano della Giara è stato inserito fra i nove parchi naturali previsti dalla Legge Regionale n° 31 del 1989.
Informazioni
Comune
Indirizzo
08030 Giara di Gesturi SU
Come arrivare
Da Cagliari prendiamo l’Asse Mediano per poi prendiamo l'uscita SS131/E25 verso Sassari/Oristano/Nuoro la percorriamo per 31,8 km. Prendiamo l’uscita Complanare alla SS 131, dopo 190 m alla rotonda prendiamo la seconda uscita e prendiamo la Complanare alla SS 131. Dopo aver percorso 2,8 km svoltiamo leggermente a destra, dopo 700 m svoltiamo leggermente a destra e prendiamo la Strada Statale 197 di S. Gavino e del Flumini/Strada Statale 293 di Giba, dopo 31 km svoltiamo a sinistra e prendiamo via Circonvallazione/SP 16. Dopo aver percorso 2,9 km svoltiamo a destra e prendiamo via Monsignor F. Cao, giriamo a sinistra, dopo 190 m e percorriamo via Roma, dopo poco più di 1 km svoltiamo a sinistra. Dopo 350 m svoltiamo a destra e dopo 4,5 km siamo arrivati al Parco della Giara.
Indicazioni stradali
Accessibilità
Orari: tutti i giorni 8-18
Telefono: 0709364277
Sito web: https://parcodellagiara.it
Adatto ai portatori di disabilità
Stagioni consigliate
- Inverno ,
- Primavera ,
- Estate ,
- Autunno
Notizie varie
Nel parco della Giara possiamo elencare i tanti endemismi, piante e fiori rari tipici di questo ambiente unico.
Tra i mammiferi che vivono nella Giara il più noto è il Cavallino della Giara, Equus caballus giarae. Oggi questi animali vivono allo stato naturale è l'altipiano della Giara. Essi sono diversi dal cavallo, la stazza è più piccola, manto morello o baio scuro, criniere e code lunghissime, si sono adattati al particolare ambiente della Giara, con abbondanza di cibo e acqua durante inverno e primavera e scarsità delle stesse durante estate e autunno. Durante l'inverno e la primavera le Paulis, si riempiono di acqua piovana: le più grandi diventano delle grandi riserve e conservano il prezioso elemento sino all'estate. Durante la primavera i circa 60 Paulis della Giara si ricoprono di un manto di bianchi ranuncoli acquatici Ranunculus aquatilis.
Non esistendo in Sardegna ritrovamenti fossili di equini, si pensa che il cavallino fu introdotto probabilmente nel periodo nuragico o nel periodo punico. Oltre ai cavallini della giara sono presenti altri animali come: cinghiali, volpi, martore, ricci, conigli, lepri, gatti selvatici, i falchi, le poiane, le pernici, il picchio rosso maggiore, i gruccioni, i germani reali, le cicogne e i cavalieri d’Italia. Sono presenti anche dei fossili viventi come i Lepidurus, è un piccolo crostaceo della lunghezza massima di circa un centimetro, dotato di un verde carapace si muove rapido nell’acqua. Tra le particolarità di questo fossile vivente una è sicuramente il terzo occhio, detto naupliare. Il Lepidurus si differenzia dal Triops cancriformis Schaff per una placca sopra anale, assente nel genere Triops.
Sono presenti vari tipi di piante caratteristiche, come la sughera, il leccio, la roverella, e un'infinità di piante profumate, utilizzate dall'uomo come il mirto, l’elicriso e il corbezzolo.
Sono state identificate più di 350 specie vegetali, alcune rare come la Morisia Monantha, piccolissima pianta perenne che fiorisce da gennaio ad aprile con un evidentissimo fiorellino giallo oro, dal quale prende il nome in sardo “Ebra de Oru” ovvero “erba d’oro”. Morisia è anche il nome del giardino botanico del Parco della Giara.
Nella Giara è presente la pinnetta (o pinnettu, pinnette ecc.) o barraca è il manufatto pastorale più tipico della Sardegna centro-settentrionale, luogo di attività quali la produzione e la stagionatura del formaggio, usato anche come rimessa e alloggio specialmente invernale del pastore di pecore o di capre.
È formato da un basamento circolare in pietra a secco di circa due metri di altezza, su cui si fissa una copertura conica di pali e rami portanti (antas e fustis) e frasche, legate insieme da giunchi o funi o fil di ferro.
L’ingresso può anche essere tutto in muratura, anche con malta legante. Il pavimento interno si rende più abitabile battendolo con grosse pietre. Al centro si scava il focolare (foxili, foghile) adibito soprattutto alla lavorazione del latte per il formaggio. Esso stagiona su assi pendenti dalla copertura di paglia e rami (antas). Una pinnetta (detta in tal caso più spesso barraca) può essere anche tutta in pali, rami e frasche, con fissaggio a terra, di forma conico-circolare o a due soli grandi spioventi.
Sono presenti anche le Domus de Janas (grotticelle a più vani scavate nella roccia ed utilizzate come sepolture) realizzate sulle pendici della Giara. I resti di ceramica, selce e ossidiana ritrovati sopra l'altipiano fanno supporre l'occupazione diffusa del territorio in questo periodo.