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Necropoli di Partulesi


Necropoli di Partulesi

Il sito archeologico, collocato cronologicamente tra il Neolitico finale e l'Eneolitico, include 26 domus de janas scavate su un affioramento roccioso tufaceo, distante circa un chilometro dal centro abitato di Ittireddu.
Caratterizzate da una struttura pluricellulare, le tombe presentano
dromos d'accesso e decorazioni interne che imitano gli elementi architettonici domestici dell'epoca, quali architravi, lesene, cornici e porte fittizie.
Tali decorazioni si ponevano lo scopo di ricreare, all'interno delle sepolture, l'ambiente abitativo dei defunti.

La necropoli, cronologicamente collocabile tra il Neolitico finale (cultura di Ozieri, 3200-2800 a.C.) e l’Eneolitico, si estende per oltre un chilometro nel banco calcareo tufaceo e comprende almeno trenta domus de janas, sebbene il loro numero originale fosse superiore; molte di esse sono state distrutte nel corso del tempo, lasciando solo frammenti. A causa della struttura peculiare del sito, in alcuni casi sono stati creati brevi dromoi, corridoi scavati nella roccia.
Le tombe presentano una varietà di piani, alcune semplici con una o due celle, altre con una successione longitudinale di quattro vani, mentre alcune seguono lo schema "a T" o "a T variato", con tre vani preceduti da un dromos, o con l'aggiunta di vani laterali. Alcune mostrano dettagli architettonici raffinati, come portali con cornici e architravi, e in un caso un rincasso nel pavimento per facilitare la chiusura della tomba, insieme a elementi funzionali per le pratiche rituali, come le coppelle, che si pensa contenessero offerte alimentari.
Le tombe si concentrano lungo le pareti orientali del banco tufaceo, probabilmente per la pratica di orientare gli accessi verso i quadranti solari, in gran parte esposti a sud, sud-est e sud-ovest, per motivi legati al culto.
In particolare, le tombe XIV-XV-XVI, originariamente separate, furono successivamente unite abbattendo le pareti laterali di ciascuna. Queste tombe presentano dodici vani; la tomba XIV è particolarmente interessante per la sua facciata esterna, sulla quale è stata scolpita una stele centinata di epoca nuragica, con un caratteristico profilo curvo e un piccolo portello nel settore inferiore, che ricorda una sorta di "porta degli inferi", caratteristica delle tombe dei giganti e che la colloca tra gli ipogei con un "prospetto architettonico".


Informazioni

Comune

Ittireddu

Indirizzo

Strada comunale Mandra Ponte Ezzu - Località Partulesi

Come arrivare

Da Cagliari
Prendere la SS130 in direzione nord-ovest verso Sassari.
Continuare sulla SS131 in direzione nord.
Prendere l'uscita per l'SS199 in direzione Ozieri.
Proseguire sulla SS199 fino a raggiungere Ittireddu.

Da Sassari
Prendere la SS131 in direzione sud-est.
Prendere l'uscita per l'SS199 in direzione Ozieri.
Continuare sulla SS199 fino a raggiungere Ittireddu.

Da Olbia
Prendere la SS131 in direzione sud-ovest.
Prendere l'uscita per l'SS199 in direzione Ozieri.
Seguire la SS199 fino a raggiungere Ittireddu.

Da Alghero
Prendere la SS291 in direzione est verso Sassari.
Successivamente, prendere la SS131 in direzione sud-est.
Prendere l'uscita per l'SS199 in direzione Ozieri.
Proseguire sulla SS199 fino a raggiungere Ittireddu.

La via più agevole per raggiungere il sito è quella che dal Museo conduce alla chiesa diruta di S.Elena: superate le rovine, a meno di un km dal paese, dopo 250 metri circa, troverete sulla destra il cancello dell’area archeologica. Da lì, lasciare la macchina e proseguire a piedi sino alla collina ospitante le domus de janas.

Accessibilità

Accesso libero

Adatto ai portatori di disabilità

No

Stagioni consigliate

  • Inverno ,
  • Primavera ,
  • Estate ,
  • Autunno

IMMAGINI


Mappe

Coordinate geografiche

APP GEO Sard GIS

APP Google Earth

40.54022157149515,8.89046008384773

Per saperne di più

  • F. Galli, Ittireddu. Il museo e il territorio, collana "Sardegna Archeologica. Guide e Itinerari", 14, Sassari, Carlo Delfino, 1991, pp. 9, 31-32, figg. 23-24;
  • A. Taramelli, "Foglio 193, Bonorva", in Edizione della Carta Archeologica d'Italia, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1940, p. 10, n. 41
  • F. Galli, Archeologia del territorio: il Comune di Ittireddu (Sassari), collana "Quaderni della Soprintendenza ai Beni archeologici per le province di Sassari e Nuoro", 14, Sassari, Chiarella, 1983, p. 19 ss., n. 6, tavv. XIV-XXI.