statistiche accessi
Skip to main content
Comune di Bari Sardo

Comune di Bari Sardo

Dati informativi

  • Provincia
    Nuoro
  • Regione storico-geografica
    Ogliastra
  • Altitudine
    51 m s.l.m.
  • Popolazione
    3797 (31-10-2023)
  • Nome abitanti
    Bariesi
  • CAP
    08042
  • Comuni confinanti
    Cardedu, Ilbono, Lanusei, Loceri, Tortolì
  • Coordinate geografiche
    39°50 28.91 N ′ ″ 9°38 49.91 E
Bari Sardo

Origine del nome

Nome in sardo: Barì

Barì è un toponimo di probabile origine protosarda, confrontabile con diversi altri toponimi della Sardegna quali: Barái (Siligo), Baraíma (Cabras), Barùmini (Barumini), Barala (Torpè), Barigi (Lotzorai) ecc..
Il nome attuale risale al 1862, quando Vittorio Emanuele II, con regio decreto numero 825, affianca "Sardo" a "Bari" per evitare confusioni col capoluogo pugliese.

Alla scoperta del comune

Storia

L'uomo è presente nel territorio di Bari Sardo fin dal periodo prenuragico (neolitico), epoca in cui furono innalzati i menhir e scavate le prime domus de janas.
In periodo nuragico, durante l'età del bronzo, vennero edificati 14 nuraghi e alcune tombe dei giganti. Nel periodo romano esisteva in questo territorio un presidio detto Custodia Rubriensis, dal nome della popolazione protosarda dei Rubrensi, che dimorava in queste terre.
L'origine del borgo risale all'alto medioevo quando, per sfuggire alle incursioni di Vandali e Saraceni, le popolazioni si rifugiarono nell'interno, a circa 4 km dalla costa.
Nel medioevo la villa di Barì appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria dell'Ogliastra fino al 1258, quando, alla caduta del giudicato, venne annessa prima al giudicato di Gallura e poi alla Repubblica di Pisa. Con la conquista aragonese della Sardegna (1324) fu incorporato nella contea di Quirra, feudo dei Carroz. Dal 1603 la contea fu trasformata in marchesato, feudo dei Centelles e poi degli Osorio, ai quali fu riscattato nel 1839 per diventare un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Monumenti e luoghi d’interesse

Il territorio di Bari Sardo si estende tra spiagge e colline, dove si trovano importanti monumenti storici, come i nuraghi di Ibba manna, Ibbixedda, Niedda Puliga, Moru, Mindeddu e Sellersu, le tombe dei giganti Canali, Uli e Pitzu Teccu, e una torre aragonese.

Le architetture religiose

Beata Vergine del Monserrato: la parrocchiale, costruzione imponente al centro del paese, ricca di marmi pregiati, una delle chiese più belle in Sardegna. San Leonardo: piccola chiesa del XVI secolo, in attesa di ristrutturazione, che ospitò in passato la statua in legno dell'omonimo santo. Santa Cecilia: piccola chiesa campestre, ora inglobata nel tessuto urbano del paese, che viene utilizzata in alcune occasioni particolari. San Giovanni: chiesa costruita negli anni 90 nella frazione costiera in località Sa Marina; si celebrano le messe nel periodo estivo, a luglio viene festeggiata la sagra di san Giovanni, con la processione dal paese di Bari Sardo alla frazione marina.

Le architetture militari

La torre del periodo spagnolo: La costruzione, fortificata, si erge su un promontorio che divide due spiagge: quella detta appunto "della torre", e quella di Planargia. La sua costruzione, secondo quanto si legge sulla Carta sulla descricion de la Isla Y Reyno de Sardena di Francesco Vico si può collocare fra il 1572 e il 1639. La sua funzione originaria, con 15 km di visuale sulla zona che si estende da capo Bella Vista a capo Sferracavallo, era quella di avvistamento. Di forma troncoconica, ha un'altezza di 12,75 metri e un diametro di 11,4 metri alla base e 8 metri al coronamento.

I prodotti gastronomici e le attività artigianali

I prodotti tipici agro-alimentari sono is culurgionis, su pistocu, sa cocoi, su casu ageru e s'arrubiolu. Tra le attività artigianali più rinomate e tipiche del paese vi è quella tessile, che si distingue per la produzione di tappeti, di cuscini e di coperte in lino, lavorato con la tradizionale tecnica cosiddetta a pibiónis (pr. a pibionisi). Vi sono come un tempo artigiani, creatori di ceste in legno e canne realizzate completamente a mano e creatori di tagéris (pr. tagerisi) ovvero i vassoi realizzati in legno pregiati tipicamente adoperati per arrosti di carne poi successivamente usati anche per antipasti.

Le principali sagre e festività

Bari Sardo è caratterizzato da numerose ricorrenze religiose con antichi rituali e tradizioni affascinanti.

  • Falò di Sant'Antonio Abate, (16/17 gennaio)
  • Carnevale Bariese (Martedì grasso)
  • La processione della Via Crucis (Venerdì Santo)
  • La processione del Corpus Domini (Giugno)
  • La Sagra de Su Nenniri (seconda domenica di luglio) celebrata in concomitanza alla festa di San Giovanni Battista
  • Le festività della Beata Vergine del Monserrato e dei Santi Michele e Girolamo (Settembre)

Durante l'estate, la Proloco e associazioni culturali organizzano serate di intrattenimento, tra cui la Sagra dei Culurgionis, con tipici piatti ogliastrini e buon cannonau rosso, attirando un elevato numero di partecipanti.