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Miniere di Sa Lilla e Parredis


Miniere di Sa Lilla e Parredis

Sa Lilla era parte di un complesso di miniere comprendente anche quella di Parredis. Entrambe condividono lo stesso filone del monte Parredis, ma dal versante opposto all’altra. I Resti della miniera e dei propri edifici non si presentano in buono stato; diversi ruderi testimoniano la discreta attività mineraria che qui si svolgeva, inoltre l’edificio probabilmente adibito all’amministrazione della miniera, si presenta semplice e con pochi fronzoli mentre altri edifici secondari erano quelli adibiti al villaggio dei minatori e alla lavorazione. Le produzioni nelle miniera di Parredis e Sa Lilla non furono mai continue e si alternarono a momenti di totale inattività; gli anni di maggiore impulso nell'area mineraria di Parredis - Sa Lilla, si ebbero intorno agli anni '20 - '30 con la realizzazione di importanti lavori minerari consistenti in centinaia di metri di galleria, discenderie e pozzetti.

La storia della miniera di Sa Lilla nei confini di Villasalto, è legata anche a quella detta di Parredis, (chiamata anche Baccu sa Ruinosa) perché entrambe condividono la stessa estrazione mineraria circoscritta al proprio filone, che viene distinta per Sa Lilla nella zona settentrionale e per Parredis la zona orientale, del medesimo Monte Parredis. 

Storia della miniera Parredis 

I lavori all’interno dell’area di Parredis-Bacu Ruinosa ebbero inizio nel 1864. Nel 1868  la “Società di Membach” ebbe la concessione per la ricerca di minerali di zinco e piombo in un’area di 364 ettari. Anche Sa Lilla era compresa nell’area, e nella seconda metà dell’800, la società fu costretta a fare degli investimenti volti a costruire strade, case, magazzini per migliorare l’accessibilità dei due siti. A Sa Lilla fu costruita una strada lunga 27 km per collegarla al porto di Murtas, mentre per la miniera di Parredis ne fu edificata una per carri e cavalli, lunga 18 km.

La produzione di minerale nel triennio dal 1865 al 1868 fu di 11.800 quintali, per un valore pari a 98.200 lire. Il minerale estratto si presentava come una miscela di piombo e zinco, difficile da separare con gli impianti di trattamento disponibili in Sardegna in quel periodo, per cui esso veniva trattato. Le fasi lavorative utilizzate prevedevano prima una cernita a mano, per separare il “ricco” dallo “sterile” ; successivamente il materiale “ricco” veniva inviato dal porto di Mulas, direttamente in Belgio (con chiare e dispendiose spese di trasporto) per raffinare e separare definitivamente il piombo dallo zinco. La gestione economica di questo tipo costrinse le società a ritenere antieconomico lo sfruttamente delle miniere di Sa Lilla e Parredis.

Storia della miniera Sa Lilla

Per quanto riguarda la scoperta del minerale che interessava Sa Lilla, si ebbe probabilmente nel 1866 ma solo nel 1898 fu richiesta la concessione della miniera da parte della multinazionale belga chiamata “Vielle Montaigne” che riuscì ad avere diritti anche sulla vicina Parredis. Molto probabilmente l’interesse principale della società risiedeva nell’ottenere la prima concessione della zona del Sarrabus per poi riuscire ad acquisire altre concessioni ed assumere un ruolo principale nel controllo delle altre miniere e della zona stessa. Nel 1899 l’ufficiale concessione permise alla società di iniziare i lavori, e questa accorpava sia Sa Lilla che Parredis in un unico complesso. La società che amministrava la concessione mineraria decise di abbandonare il sito per convenienza economica, in quanto gli studi applicati sulle ricerche minerarie del sito non giustificavano economicamente l’attività estrattiva e dopo alcuni rilievi topografici fu deciso il disimpegno da questa zona mineraria e quindi nel 1902, la società belga, rinunciò prima a Parredis e nel 1910 da Sa Lilla, concentrandosi invece nella zona dell’Iglesiente. L’attenzione del filone minerario delle due zone non diminuì, infatti altre società si susseguirono per la loro amministrazione, tra cui la “Società Monteponi” e la “Rumianca”. Dopo il primo dopoguerra i lavori estrattivi ebbero una battuta d’arresto quasi per tutte le miniere, tuttavia le ricerche continuarono e nel 1955 venne data la nuova concessione per Sa Lilla e Parredis alla “Società Pertusola Ltd.” che per un’area di 800 ettari (che comprendeva entrambe) portò avanti la ricerca di solfuri misti, ma che non portò a dei risultati concreti, fatto che determinò l’abbandono di tale zona.

Durante la seconda guerra mondiale, l’area delle due miniere erano sotto l’amministrazione di una società tedesca che in quel periodo contava 77 operai e una produzione di 1000t di minerale arricchito. L'area mineraria di Sa Lilla comprendeva 4 cantieri, tutti ubicati sui versanti di Monte Parredis: Sarmentu, Gutturu Nieddus, Rio Lilla e Rio Brogus. 


Informazioni

Comune

Villasalto

Indirizzo

Sa Lilla: 39.524962 N - 9.471447 E  (comune di Villasalto)
Parredis: 39.513020 N - 9.484989 E (comune di Parredis San Vito)

Come arrivare

La miniera di Sa Lilla o Gutturu Nieddu è raggiungibile dalla Strada Provinciale 387 che collega Ballao a San Vito.

Abbandonata la provinciale tra i Km. 71 e 72, all'altezza di una vecchia casa cantoniera raggiungere la strada di penetrazione agraria asfaltata che corre ai piedi di Bruncu 'e is Olias parallelamente alla provinciale, sulla sponda opposta del Torrente Flumendosa.

Seguite la stradina in direzione est, lungo il corso del Riu Gruppa, per circa tre chilometri. Nel punto in cui la strada e il torrente, che la costeggia, compiono un'ampia curva verso sinistra, in corrispondenza un'azienda di un allevatore sulla sinistra e una casa forestale sulla destra, parcheggiare l’auto per proseguire a piedi. Un sentiero ripido e sconnesso a destra della casa forestale permette di raggiungere, dopo poco più di mezzo chilometro di ascesa, a un sentiero che corre perpendicolarmente. Svoltare a sinistra seguendo la freccia in vernice rossa e continuare a salire lungo un sentiero meno ripido che corre in un folto bosco di lecci sino a Baccu Gutturu Nieddu. Qui, un’altra freccia invita a svoltare a sinistra giungendo a dei ruderi. La salita diventa nuovamente dura per un breve tratto, cui seguono una ventina di minuti di tranquilla passeggiata. Si giunge così nei pressi della miniera e, seguendo una freccia rossa verso sinistra che indica il punto preciso in cui lasciare il sentiero, si scende al vecchio villaggio.

Accessibilità

Vi sono delle zone all’interno della miniera (come diverse grotte)  non protette per cui è consigliata una maggiore attenzione.

Adatto ai portatori di disabilità

Stagioni consigliate


Mappe

Coordinate geografiche

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39.524962,9.471447