La chiesa parrocchiale di Bari Sardo si distingue per le sue dimensioni, evidenziate dall'alto campanile e dalla spaziosa cupola. Questo è notevole considerando le dimensioni ridotte del centro abitato.
Gli interni sono caratterizzati dalla ricchezza dei marmi che costituiscono gli arredi. I lavori di costruzione del tempio ebbero inizio nel XVII secolo, sostituendo un edificio più antico e in rovina. L'opera fu completata solo nel 1720. Nel 1749 venne aggiunta la sacrestia. Nella seconda metà del XVIII secolo, in previsione della possibilità che Bari Sardo ospitasse la sede vescovile d'Ogliastra, su iniziativa del rettore Bernardino Pes, l'interno della chiesa fu abbellito con pregiati arredi marmorei. Inoltre, si affidò all'architetto piemontese Giuseppe Viana il progetto del campanile. La torre fu completata intorno al 1790 e, in quell'anno, fu collocato l'orologio realizzato dal mastro Gaetano Pintus di Cagliari. La facciata dell'edificio è semplice e si sviluppa su due livelli separati da una cornice. Vi è un unico portale e un finestrone nella parte superiore. La terminazione è a doppia inflessione, con una caratteristica sagoma a "lucerna di carabiniere". A destra si erge il campanile in stile barocchetto piemontese, alto 35 metri. L'interno della chiesa ha una pianta a croce latina, con un'unica navata che presenta tre cappelle su ciascun lato, un transetto e una cupola con un tamburo ottagonale all'incrocio dei bracci. Il presbiterio, completato nel 1777, è stato realizzato seguendo il modello del duomo di Cagliari. È sopraelevato per ospitare la cripta sottostante ed è circondato da una balaustra marmorea sorretta da quattro leoni di marmo. L'altare maggiore, in stile barocco, è un'opera di Michele Spazzi del 1760 ed è realizzato in marmi policromi. Di particolare rilievo è anche il monumentale altare della Madonna del Rosario, eretto dalla confraternita omonima. Le parti che lo compongono sono state acquistate a Napoli in due momenti, tra il 1760 e il 1777. L'altare del transetto destro, dedicato a san Giovanni Battista, e altri due altari nelle cappelle laterali, realizzati nel primo Ottocento.