Casa di Piano nota come “Sa Domu de is Pianus”. La sua costruzione risale al 1660, lo stesso anno in cui il Barone Gerolamo Torrellas fondatore di Capoterra fece costruire la Chiesa del villaggio a fianco del suo palazzo Baronale. La casa venne costruita in ladiri e per alcuni muri portanti si utilizzò l’Antica Tecnica de “Sa Tapiera”, cioè dei cassoni di legno che venivano riempiti con malta di fango, paglia, pietre, e travi di legno.
Edificio su un piano fuori terra, nota per questo come “Su primu susu de sa Bidda”, con sviluppo planimetrico pressoché rettangolare. La casa presenta un loggiato, su cui si aprono le stanze del piano terra. Tramite una scala di legno, si accede al vasto locale del piano terra, che era utilizzato come deposito alimentare. Ivi insiste un tramezzo, realizzato con canne intrecciate con il giunco. Struttura muraria portante in materiale misto di fango, paglia e legno di ginepro (tecnica a tapiera). La copertura a doppia falda inclinata con manto di coppi di fattura artigianale, si stende su incannucciato e listelli portati da capriate naturali formate da tronchi di ginepro a forma di S (cuaddu armau, cavallo armato) collegate alle mura laterali. Sono poi legate al colmo tramite una sorta di monaco incastrato direttamente su di esse per mezzo di una forcella e di chiodatura. Il legname usato proveniva dal fitto bosco di ginepri che ricopriva la collina su cui è attualmente ubicato il Monumento ai caduti. Le travi reggono il tetto fatto con delle canne legate con il giunco, su cui poggiano le tegole sarde.
Porzione superstite di una più grande e articolata casa campidanese, si presenta con un loggiato e alcune stanze al primo livello e con un'unica aula al secondo livello; la struttura si trova all'interno di una più ampia proprietà in cui coesiste insieme ad un edificio moderno e con cui condivide la corte interna. L'accesso alla corte è permesso da un portale centinato facente parte di un ulteriore edificio di più recente costruzione che si presenta con una decorata facciata prospettante sul filo strada di via Indipendenza.