Edifici storici

Casa di Piano nota come “Sa Domu de is Pianus”. La sua costruzione risale al 1660, lo stesso anno in cui il Barone Gerolamo Torrellas fondatore di Capoterra fece costruire la Chiesa del villaggio a fianco del suo palazzo Baronale.

La Biblioteca è intitolata allo scrittore Sergio Atzeni, nato a Capoterra nel 1952 e scomparso il 6 settembre del 1995 nelle acque di Carloforte. La biblioteca è strutturata su due caseggiati indipendenti, sviluppati su due livelli, comunicanti fra loro per mezzo di una scala interna e di un ascensore. 

La Casa Melis, nacque come dimora del cavaliere Giuseppe Melis, costruita nel 1920. Donata dall’erede Elio Melis al Comune di Capoterra, dopo essere stata restaurata, costituisce oggi la sede di rappresentanza dell’Amministrazione. 

La Casa Spadaccino a Su Loi è posta a breve distanza dalla foce del rio San Girolamo.  E' entrata a far parte del patrimonio comunale negli anni Settanta. Nel biennio 2008- 2009 è stata completamente restaurata per essere adibita al centro polifunzionale delle lottizzazioni costiere.

Castello del periodo medievale, ubicato a 784 m s.l.m., ricostruito in una fase successiva e convertito poi in Monastero.

Dalle ricerche effettuate in questi anni, il nome della località di Maramura, sarebbe legato alla presenza di un ponte chiamato “Matta sa Mura, cioè Pianta delle More”.

L’Ex Convento dei Frati Osservanti Minori fu costruito nella prima metà del 1600, lì furono costruite due chiese, S. Sebastiano Martire e del SS. Sepolcro, divise e in seguito unite. Successivamente una terza chiesa in onore di S. Sebastiano Martire. 

Il faro di Capo Sant’Elia è uno dei luoghi simbolo di Cagliari. Sorge nelle vicinanze della baia di Calamosca, accanto alla Torre dei Segnali. Da qui possiamo ammirare un bellissimo panorama circondati dalla natura. E possiamo vedere la spiaggia sottostante di Calamosca.

Il Lazzaretto di Cagliari è una struttura costruita nel 600 nel quartiere di Sant’Elia, ma ebbe funzioni propriamente “ospedaliere” un secolo dopo. Venne ristrutturato e adibito a ricovero dei malati contagiosi nell’800 ma successivamente, durante la Seconda guerra mondiale venne impiegato  per ospitare gli sfollati. In tempi più recenti è stato ristrutturato e utilizzato per accogliere attività culturali.

Il Palazzo Costi, inizialmente appartenuto alla famiglia Satta prima di essere associato ai Costi Garau, è un esempio di dimora signorile nel centro di Ozieri, risalente al XVII secolo e caratterizzato da affreschi, tappezzerie e pavimenti in ardesia, marmo e cotto. Dopo l'ultimo restauro nel 2013, il piano terra è stato trasformato in un centro espositivo, mentre i piani superiori ospitano alcuni uffici comunali.

Palazzo Salis sorse nel ‘700, come residenza del commerciante piemontese Giovanni Tommaso Messina, il palazzo divenne, nel secolo successivo, dimora della famiglia Cony. Ora è sede municipale.

Palazzo nobiliare novecentesco, in stile eclettico. Il palazzo, commissionato per l'impiego del funzionario statale Pietro Vigliaroni, sorge nella via principale di Ozieri, via Roma. Concepito su progetto dell'ingegnere Efisio Garau, la sua edificazione trovò compimento nel 1905.

Teatro risalente al 1927, con elementi tipici dell’Art Déco, si distingue per una facciata semplice e raffinata che non manca di suscitare interesse. Divisa in tre sezioni, presenta due ali simmetriche, ciascuna con una porta e una finestra a due luci su entrambi i piani, delimitate da pilastrini.

La Torre di Barì è un'antica torre medievale situata lungo la costa orientale della Sardegna, a circa quattro chilometri dal centro abitato di Bari Sardo.

La torre anticamente denominata “Torre del Pouhet del San Elias” (Pozzetto di Sant’Elia), per la sua vicinanza alla cisterna punica di “sa bucca de su tiaulu” (bocca del diavolo), ma anche della Lanterna, in quanto un tempo aveva funzioni di faro, fu poi chiamata, nel 1920, “Torre del Poeta” e quindi Torre del Poetto.

La torre aveva il compito di sorvegliare la spiaggia sottostante e l’area del Lazzaretto, per segnalare eventuali incursioni verso le saline. Aveva una portata ottica di circa 23 km.

La Torre dell’Elefante deve il suo nome alla statua marmorea a forma di pachiderma, simbolo della potenza marinara di Pisa, che poggia su una mensola sporgente dal muro. La torre dell'Elefante è la seconda torre medievale più alta di Cagliari, dopo la torre di San Pancrazio.

La torre è situata nella Spiaggia del Poetto a circa cinquanta metri di distanza dall’Ospedale Marino ed è affiancata da un gruppo di palmizi sull’arenile, per cui è facilmente raggiungibile. L’ingresso è murato in modo che l’edificio non si possa visitare.

Quella di “Su Loi”, chiamata anche Torre degli Ulivi, è una delle 104 torri che sorgono lungo tutte le coste sarde. Si tratta di una torre che fungeva quasi esclusivamente da punto di osservazione e avvistamento; del tipo più piccolo chiamate Torrezzillas.

La Torre, costruita dagli spagnoli verso la fine del XVI secolo per controllare le incursioni marittime dei pirati saraceni, è situata nei pressi della spiaggia di Torre dei Corsari.

La torre di San Pancrazio, in sardo: sa turri de Santu Francau, costruita durante la dominazione pisana (1258-1326), è la torre più alta di Cagliari. L'edificio, uno dei simboli della città si trova nel punto più alto di Castello.

Il nome della torre le deriva per essere stata costruita accanto alla chiesa medioevale omonima di S.Elia “de Portu Salis” o “de Monte”, di cui rimangono poche tracce. Era anche conosciuta coma la “Linterna de Sentelia” (1350; 1740), forse perché nelle notti di nebbia veniva usata come faro. 

La villa Gouin fu costruita dall’ing. Léon Goüin nel 1862 e poi ingrandita ed ammodernata dal figlio Felix nel 1921. L'ing. Goüin non fu soltanto un uomo capitano d’industria ma anche un uomo di cultura; si appassionò alla storia sarda e condusse dagli anni ’70 importanti campagne di scavo in varie località.