Il museo P.Ar.C. (Paleo Archeo Centro) di Genoni è situato nella zona detta Duidduru e raccoglie testimonianze di diverse epoche storiche che spaziano da quelle preistoriche a quelle della storia antica, grazie a ritrovamenti fossili di circa 20 milioni di anni fa fino ai reperti di epoca nuragica e romana. Attraverso mezzi digitali, esposizioni e strumentazioni scientifiche, il museo offre un’ampia gamma di attività culturali, didattiche ed esperienziali rivolte non solo ad un pubblico adulto ma anche ai più giovani.

Nella località Duidduru sono stati rinvenuti numerosi fossili e formazioni del primo ciclo sedimentario appartenenti al periodo del Miocene (tra 23 e 5 Ma) quì la zona appariva con dei fondali marini poco profondi, con un clima tropicale. È stato reso fruibile al pubblico in qualità di Geopaleosito e quindi organizzate le visite, è poi di notevole importanza perché uno dei pochi esistenti nel territorio nazionale. I maggiori ritrovamenti sono stati accolti ed esposti nel Paleo Archeo Centro che si trova ai piedi del colle di Santu Antine. Al suo interno è possibile spaziare tra reperti paleontologici, neolitici e di epoca romana che sono stati ritrovati nella zona del pozzo sacro nuragico di Santu Antine. Meno antica ma non per questo meno importante, la presenza nel centro urbano del paese, dei ruderi dell'ex convento dei frati minori osservanti, che fu edificato nel 1638 e dedicato a San Sebastiano. La chiesa, dopo lavori di restauro, è oggi dedicata alla Madonna del Sacro Cuore.
Il museo Parc (Paleo Archeo Centro) ha avuto numerose collaborazioni a fini educativi, didattici, e laboratoriali con scuole e università, con un’attenzione maggiore sui fenomeni paleontologici e archeologici e il loro aspetto culturale e il loro impiego pratico.

Il Museo è diviso in 3 sezioni:

1. Paleontologica – Con i fossili del territorio
2. Archeologica – Con la riproduzione del Pozzo Nuragico
3. Didattica – Laboratorio didattico per scuole e famiglie

1. Sezione Paleontologica del museo

Nella sezione paleontologica del museo PARC vengono illustrate le nozioni generali di paleontologia e di geologia, necessarie per la conoscenza della storia della terra. In questa sezione è esposta la collezione dei fossili del territorio. Tutti i pezzi sono restaurati e classificati dal Dipartimento di Scienze della Terra di Cagliari e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Sassari e Nuoro.
Il percorso paleontologico ha inizio davanti a due blocchi di arenaria ricchissimi di ricci di mare: Clypeaster dalla tipica forma discoidale a campana, Scutelle e Parascutelle, sempre ricci di mare, ma con la forma discoidale appiattita, e conchiglie di bivalvi.
L’introduzione all’esposizione dei fossili è raccontata da un pannello esplicativo sui meccanismi di fossilizzazione corredato da esempi illustrati nella vetrina adiacente.
Proseguendo si arriva alla gigantografia che ritrae il Geosito di Duidduru, affiancata da un diorama sulla vita degli organismi che oggi rinveniamo allo stato fossile. Le vetrine sono ordinate per famiglie e una piccola sezione litologica illustra le rocce più comuni che possiamo trovare in natura.

2.  Sezione archeologica del museo

Nella sezione archeologica del museo PARC vengono raccontate le scoperte nuragiche, puniche e romane del territorio. Si può ammirare un plastico della sommità del colle di Santu Antine con la ricostruzione della chiesa romana, delle fortificazioni puniche, del nuraghe e del pozzo di origine nuragica più profondo della Sardegna. Completa questa ala del museo un diorama 1:1 del fondo del pozzo e le riproduzioni dei reperti trovati al suo interno.
Nella sezione archeologica del museo è possibile vedere l’interno del pozzo nuragico di Santu Antine grazie ad video ed è, inoltre, possibile simulare il volo sulle Giare grazie a dei visori di ultima generazione.

3. Laboratorio didattico del museo

Il laboratorio didattico per scuole e famiglie, dove la teoria si trasforma in pratica. Occupa un’ampia sala del museo ed è dotata di cassoni e materiale per la simulazione dello scavo paleontologico e archeologico, di filmati che descrivono il lavoro dell’archeologo e del paleontologo. Una parte dello spazio è dedicata all’attività manuale per la creazione di calchi, riproduzioni cartacee e lo studio dei minerali. Il laboratorio è provvisto inoltre, degli strumenti scientifici per la pulizia e la conservazione dei fossili, quali: bisturi, martellini, scalpelli, microincisori e prodotti per il fissaggio.
Tre microscopi scientifici su veri banchi da laboratorio rendono l’ambiente ancor più suggestivo. Gli spazi sono dotati di proiettore, televisore e videoregistratore, collegamento ad internet ed è possibile allestire un sistema di videoproiezione da computer o telecamera. Il P.AR.C. fornisce supporti didattici, schede e materiale documentario.