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Ponte romano Pont'Ezzu


Ponte romano Pont'Ezzu

Pont’Ezzu costituisce un esemplare significativo di architettura monumentale, attribuito alla fase imperiale romana. Con una lunghezza di 89 metri e una larghezza di 4,30 metri, è caratterizzato da sei arcate che ne consentono il superamento del Rio Mannu di Ozieri. Situato lungo un percorso strategico che collegava Olbia alla strada Karalibus-Turrem (Cagliari-Porto Torres), il ponte ha rappresentato un'importante infrastruttura viaria fino a tempi relativamente recenti.
La sua estensione di circa 90 metri lo colloca tra i ponti romani più ampi e meglio conservati dell'isola. La struttura si articola su sei fornici, caratterizzati da archi con raggi decrescenti dal centro verso i lati. L'arcata centrale è affiancata da due fornici a nord e tre a est. Tuttavia, l'ultimo fornice orientato a sudest presenta delle significative discrepanze rispetto agli altri, sia in termini di dimensioni che di tecniche costruttive e parametri dell'intradosso.
Le arcate a tutto sesto poggiano su robusti piloni dotati di possenti rostri sia a monte che a valle, mentre lo spazio tra i pilastri è pavimentato. Questi elementi strutturali, insieme ai rostri e al pavimento lastricato, hanno svolto una funzione cruciale nel mitigare l'impatto delle acque e preservare l'integrità delle fondamenta.
Le parti portanti e i parametri del ponte sono realizzati con l'opus quadratum, utilizzando il calcare trachitico locale, mentre il riempimento interno e le spallette sono realizzati con l'opus incertum.
Dall'analisi dei dettagli costruttivi emerge che l'arcata centrale e le due adiacenti per ogni lato sono parte di un'unica fase costruttiva, mentre l'ultima arcata a sudest è frutto di un intervento successivo. Tuttavia, al momento non è possibile determinare con precisione l'ordine cronologico di tali interventi.
Sebbene utilizzato fino agli anni Cinquanta, il ponte ha subito nel corso del tempo interventi di restauro, evidenziati dalle diverse tecniche adottate per colmare le lacune strutturali. La sua datazione, in mancanza di indagini specifiche, è attribuita al periodo imperiale romano, basandosi su confronti con strutture simili.
Nel corso degli anni Sessanta, interventi di canalizzazione e cementificazione del Rio Mannu hanno modificato il suo corso naturale, privando così il ponte del passaggio diretto delle acque. Nel 1987, di fronte al deterioramento dell'area circostante, la Sezione locale del WWF di Ozieri ha proposto al Comune un ambizioso progetto di riqualificazione e valorizzazione dell'area, anche in considerazione della sua importanza come habitat naturale. Il progetto iniziale, realizzato dal Comune attraverso un cantiere-lavoro, è stato riconosciuto come il migliore nell'ambito dell'anno europeo per l'ambiente dall'Assessorato Regionale alla Difesa Ambiente, ottenendo ulteriori finanziamenti. Nel 1992, i lavori, svolti secondo un nuovo progetto del WWF, hanno incluso la creazione di un'area verde attorno al ponte romano, cercando così di conciliare gli interessi storico-archeologici con quelli naturalistici.


Informazioni

Comune

Ozieri

Indirizzo

Località Pont'Ezzu, comune di Ozieri

Come arrivare

Da Cagliari: Prendere la SS131 in direzione nord fino a raggiungere Sassari. Da Sassari, proseguire lungo la SS131bis in direzione Ozieri. Seguire le indicazioni stradali fino a destinazione.

Da Sassari: Prendere la SS131bis in direzione sud-est fino a raggiungere Ozieri. Seguire le indicazioni stradali fino a destinazione.

Da Olbia: Prendere la SS127bis in direzione sud fino a raggiungere Ozieri. Seguire le indicazioni stradali fino a destinazione.

Da Alghero: Prendere la SS291bis in direzione est fino ad incontrare la SS131bis. Proseguire lungo la SS131bis in direzione sud-est fino a raggiungere Ozieri. Seguire le indicazioni stradali fino a destinazione.

Per raggiungere Pont’Ezzu, procedere in direzione est da Via Vittorio Veneto/SS132 verso Piazza Giuseppe Garibaldi per 200 m. Alla rotonda, prendere la 2ª uscita e prendi SS132 per 800 m. Proseguire dritto su SP1 per 2,1 km. Svoltare a destra, continuando per 450 m. Svoltare a sinistra, continuando infine per 900 m. Il ponte si trova sulla destra.

Accessibilità

Adatto ai portatori di disabilità

Stagioni consigliate


Notizie varie

L'Oasi di Pont'Ezzu, incorniciata dalla vista suggestiva del Ponte Romano di Ozieri, ospita una variegata flora e fauna tipica delle zone fluviali mediterranee. Tra le specie vegetali più rappresentative vi sono Tamerici, Tife e Cannucce, integrate da alberi ad alto fusto come Lecci, Frassini, Ontani neri e Salici, reintrodotti per arricchire l'ambiente dopo la cementificazione del Rio Mannu.
Nonostante le dimensioni contenute, l'oasi offre habitat vitali per numerose specie animali, alcune delle quali rare in Sardegna. Tra gli uccelli si segnalano Aironi Cenerini, Gallinelle d'acqua, Martin Pescatori, Sgarze ciuffetto, Gazzette, Tuffeti, Piro-piro, Germani reali, Gruccioni, Gheppi, Falchi di Palude, Taccole e diverse specie di passeriformi.
Tra gli anfibi, la presenza di Rospo smeraldino, Raganella d'acqua e Discoglosso sardo è degna di nota, mentre fra i rettili sono presenti testuggini, lucertole e serpenti come il Biacco e la Natrice vioperina. Nonostante la difficoltà nell'osservazione, sono presenti anche mammiferi come Ricci, Donnole e Conigli selvatici, contribuendo così alla biodiversità e al fascino dell'area.


IMMAGINI


Mappe

Coordinate geografiche

APP GEO Sard GIS

APP Google Earth

40.6142,8.9788

Per saperne di più

  • Amadu F., “Ozieri e il suo territorio dal neolitico all’età romana”, Cagliari, Fossataro, 1978, pp. 232-233; Basoli P., “Dalla preistoria all’età romana, in Ozieri e il suo volto”, Delfino, 2005; Fantasia R.M., “Alcune testimonianze di età romana nel territorio di Ozieri”, in “Studi sul paesaggio della Sardegna romana”, 2011, pp. 121-126; Amucano M.A., “Nuovi dati sul Pont’Ezzu di Ozieri e ipotesi preliminari sulla viabilità antica nell’area”, in “L’Africa romana: trasformazioni dei paesaggi del potere nell’Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico”, Atti del 19 Convegno di studio, Sassari, 16-19 dicembre 2010, Vol. 3, Carocci, 2012, pp. 2795-2810.