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Pozzo Sacro di Predio Canopoli


Pozzo Sacro di Predio Canopoli

L’area archeologica del Pozzo sacro Predio Canopoli si trova in pieno centro storico e a pochi metri dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli. Le prime notizie che si hanno sul ritrovamento del Pozzo sacro provengono dagli scritti di Antonio Taramelli, che apprezzò e descrisse la perfezione dei suoi particolari costruttivi.

Il pozzo deve il suo nome al signor Domenico Canopoli, che lo scopri casualmente alla fine del 1923 mentre faceva dei lavori nel suo cortile.
Il Pozzo è uno tra i più raffinati esempi di architettura, legata al culto dell’acqua scoperti in Sardegna. La struttura è interamente realizzata a secco e a sacco con l’utilizzo di pietra calcarea, che sembrerebbe arrivare dalle cave di Laerru. I blocchi, finemente lavorati, si incastrano perfettamente l’uno con l’altro, formando due murature collegate da conci a forma di T o a coda di rondine.
La camera del pozzo è ipogeica, perfettamente circolare, lastricata e ha le pareti finemente lisciate. Ha una forma a tronco di cono: larga in basso e stretta in alto, la sua estremità superiore, arrivata a noi incompleta, doveva probabilmente chiudersi a tholos o a falsa cupola.
I reperti rinvenuti nel sito attestano frequentazioni continue dell’area dall’Età nuragica sino al Medioevo. Tra i più importanti: un’immanicatura in osso, molto singolare, raffigurante un felino del tipo leonessa o pantera, destinato ad un oggetto metallico, due modelli di nuraghe in calcare e manufatti in ceramica tra i quali: tegami, ciotole, vasi tripodi, pesi di telaio, fusaiole e lucerne. A testimonianza dell’abilità nella lavorazione del bronzo, sono stati ritrovati: un Bue, esposto al Museo Nazionale di Cagliari e un Toro esposto al Museo Sanna di Sassari. Quest’ultimo si presenta come una figura massiccia dalle gambe corte e muscolose e una coda ripiegata sul corpo e rappresenta una delle più eleganti raffigurazioni di bovino rinvenuti in Sardegna. Una copia del toro è esposta, come la maggior parte dei reperti provenienti da pozzo sacro, nella sala dedicata al culto delle acque del MAP (Museo Archeologico Paleobotanico) di Perfugas.


Informazioni

Comune

Perfugas

Indirizzo

Via Garibaldi, Perfugas

Come arrivare

Da Cagliari
Prendere la SS131 in direzione nord verso Sassari.
Continuare sulla SS131 fino a Sassari.
Da Sassari, segui le indicazioni per prendere la SS200 in direzione di Perfugas.

Da Sassari
Prendere la SS200 in direzione nord verso Perfugas.
Seguire le indicazioni sulla SS200 fino a raggiungere Perfugas.

Da Olbia
Prendere la SS597 in direzione sud-ovest verso Sassari.
Giunti a Sassari, seguire le indicazioni per prendere la SS200 in direzione di Perfugas.

Da Alghero
Prendere la SP42 in direzione est verso Sassari.
Giunti a Sassari, seguire le indicazioni per prendere la SS200 in direzione di Perfugas.

Il pozzo si trova nel centro abitato, in prossimità della chiesa di Santa Maria degli Angeli, in via Garibaldi.

Accessibilità

Orari: Solo su prenotazione.
Telefono: 079564241 – 3497777103
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Adatto ai portatori di disabilità

Informazione non disponibile

Stagioni consigliate

  • Inverno ,
  • Primavera ,
  • Estate ,
  • Autunno

Notizie varie

Il Pozzo Sacro di Pedio Canopoli rappresenta una delle architetture legate al culto dell’acqua più raffinate dell’età nuragica.


Mappe

Coordinate geografiche

APP GEO Sard GIS

APP Google Earth

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