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Recinto megalitico “Sa Corona de su Crobu”


Recinto megalitico “Sa Corona de su Crobu”

Il recinto megalitico denominato “Sa Corona de su crobu” (Il macigno del corvo) si trova nel versante del Monte Mayore che si affaccia sulla fertile vallata del rio Pardu. Include un dirupo di rocce granitiche che sovrasta a Est anche il borgo di Nureci, dalla quota di 400 m.s.l.m..
La costruzione si innesta sull’imponente emergenza rocciosa a costituire un complesso le cui dimensioni massime raggiungono i 47 metri sull’asse Nord-Sud e 32 mt sull’asse Est-Ovest.
E’ delimitata su tre lati da una poderosa cinta muraria, mentre sul lato a Ovest è delimitata da un inaccessibile dirupo naturale con rocce a strapiombo.
L’accesso all’interno del recinto avveniva tramite due aperture laterali, ora ostruite da materiali di crollo. Agli inizi del 1900 l’apertura ubicata nel lato settentrionale era ancora ben conservata e dotata in sommità di architrave. Il lato meridionale con andamento irregolare, mostra il secondo ingresso. Entrambi gli ingressi sono seguiti da un corridoio interno in muratura. L’altezza residua della struttura è di circa 3 mt.
Il Taramelli già nel 1907 attribuisce la sua edificazione ad epoca preistorica, intuita dalla presenza di resti di ossidiana e ceramiche d’impasto, e gli attribuiva una funzione difensiva supportata in seguito anche dal Lilliu. Secondo questa teoria interpretativa, fondata sull’esame della tecnica costruttiva di tipo ciclopica, la struttura è assimilabile ad altre muraglie fortificate paragonabili a quella di Monte Baranta a Olmedo e Monte Ossoni di Castelsardo, riconducibili quindi all’età dei primi metalli. Il Lilliu (1985), rettificò successivamente la sua interpretazione a favore di un forte di epoca punica. Tale valutazione deriva da considerazioni topografiche, correlate ad un sistema di controllo del territorio di cui farebbero anche parte il forte di Santu Antine di Genoni e il Stantu Juanni di Asuni, poco distanti. I pochi dati a disposizione non agevolano comunque la datazione certa del monumento.
Ultimamente il sito ha suscitato notevole interesse presso gli studiosi e appassionati di magalitismo, i quali danno un’affascinante interpretazione sciamanico-antropologica ad un imponente masso granitico posto in posizione baricentrica nell’area interna della cinta muraria, che identificherebbe le fattezze stilizzate in linee essenziali, di una delle prime rappresentazioni della “Dea Madre Mediterranea”, divinità comunemente adorata da tutte le popolazioni mediterranee.


Informazioni

Comune

Nureci

Indirizzo

RXFH+CQW Nureci, Provincia di Oristano

 

Come arrivare

Da Cagliari:
Percorrere la SS131 in direzione nord, seguire le indicazioni per Oristano e successivamente prendere la SS131 in direzione Nureci.

Da Sassari:
Percorrere la SS131 in direzione sud, seguire le indicazioni per Oristano e poi prendere la SS131 in direzione Nureci.

Da Olbia:
Percorrere la SS131 in direzione sud-ovest, seguire le indicazioni per Oristano e poi prendere la SS131 in direzione Nureci.

I visitatori possono visitare il recinto megalitico raggiungendo la località in auto percorrendo la stradina che sale dalla periferia dell’abitato e a piedi dal sentiero che si inerpica da un’antica fonte denominata Funtana ‘e Susu.

Accessibilità

Adatto ai portatori di disabilità

Stagioni consigliate

  • Inverno ,
  • Primavera ,
  • Estate ,
  • Autunno

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