Tombe dei giganti

Questa Domus de Janas è situata nell’omonima vallata di Occile, al confine tra Desulo e Belvì, e purtroppo non vi sono informazione e studi ad essa ascrivibili. Ma non è l’unica, in quanto è segnalata la possibile presenza di almeno altre 2 domus.

La Domus de Janas “Funtana Pudida” (Tomba dell’ariete) è risalente al V-III millennio a.C. 
Nel territorio di Perfugas, immersa in un paesaggio verde e piacevole, si trova la "Conchedda de Funtana Pùdida", conosciuta anche come tomba dell'ariete a causa di un simbolo raffigurato su una parete, interpretato come la testa di un ariete.

L'ipotesi più accreditata sulla determinazione del sito è quella di una domus de janas; è situata alle pendici del monte Santu Antine, ad Ovest rispetto Genoni ed è scavata in una parete di calcarenite. È formata da un atrio e una camera funeraria non propriamente circolare, con una profondità di 2 m, e la sua entrata punta verso Sud-Ovest.

Situato in prossimità di Tortolì e Barisardo, si trova il complesso archeologico di Perda Longa. Comprende quindici menhir, la maggior parte dei quali sono stati abbattuti nel corso dei secoli. Vi sono anche due tombe di giganti e tre nuraghi nelle colline circostanti. 

La Tomba dei Giganti Bruncu Bullai è un Monumento funerario che poggia sullo strato roccioso naturale, di scisto, affiorante in superficie che si presenta in blocchi distinti, formando un suggestivo lastricato naturale.

La tomba dei giganti di Bruncu Espis è localizzata ad Arbus in prossimità dell’attività casearia Funtanazza, proprietà della famiglia Lampis, dove un tempo sorgeva un antico villaggio romano.

La Tomba dei Giganti Gavau I, aggiornato da poco su Nurnet con riferimento nur 20330, sicuramente invasa dai lavori di costruzione della strada che distrussero per intero l'abside.

I resti della Tomba dei Giganti Gavau II mostrano che i monoliti a semicerchio dell'esedra, i monoliti laterali che compongono il corridoio, non sono presenti le pietre di copertura della camera funeraria, non e' presente l'abside in chiusura semi circolare.

Conserva una struttura riadattata ad un’altra tomba del Bronzo Antico; conserva parzialmente la sua struttura e nelle sue vicinanze vi sono i resti di un altro nuraghe quasi totalmente distrutto. 

Questi siti archeologici sono localizzati nell'area tra Capo Pecora e La Vedetta ad Arbus; le tombe dei giganti erano luoghi di sepoltura preposti probabilmente per la classe aristocratica.