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Tombe dei giganti di Arbus


Tombe dei giganti di Arbus

Le strutture che interessano Il Complesso nuragico di Capo Pecora, si presentano nel complesso in discreto stato di conservazione; la tomba di giganti di Sa Grutta 'e Su Banditu è stata oggetto di scavi clandestini; il pozzo di Su Tramatzu è stato realizzato in epoca nuragica e verosimilmente restaurato e trasformato in epoca romana con la realizzazione di una nuova fronte.

  1. Il Complesso nuragico di Capo Pecora, è ubicato nella località omonima ed è situato circa 500 m a Est del complesso nuragico di Manago, le origini di questo sito sono attribuibili tra il secc. XIV-X a.C. Il complesso è composto da un pozzo, da due tombe dei giganti e da un recinto/capanna. Il pozzo Su Tramatzu è un pozzo nuragico ubicato 30 m a Est della strada secondaria di accesso all'area ed è parzialmente ricavato nel fronte roccioso della collina da dove scaturiva una piccola sorgente; la camera è circolare e parzialmente crollata. La muratura è composta da grossi blocchi in granito squadrati e la parte esterna a ridosso della parete meridionale del pozzo, probabilmente già collassata in epoca antica, è stata addossata ad una fronte rettilinea costruita in piccoli blocchi di granito inframezzati da malta e frammenti ceramici, che presenta nella parte inferiore delle tracce di intonacatura in cocciopesto. Per questo la muratura, per tecnica e composizione, sembra databile ad epoca romana. l'alzato fuori terra della parte frontale è di 1.45 m. La tomba di giganti Sa Perda 'e Su Scusorgiu è ubicata nella parte meridionale del complesso ed è tangente alla strada. La tomba dei giganti di Sa Grutta 'e Su Banditu è posizionata circa 68 m a Sud-Ovest della curva che precede la fine della stradina secondaria di accesso. Il quarto monumento del complesso è un recinto realizzato in blocchi di granito di forma quadrangolare irregolare con angoli arrotondati e la sua muratura si conserva in maniera discontinua con alzato massimo nel lato Nord di 0.80 m.
  2. La Tomba dei Giganti Manago, si trova nella località omonima ed è situata a circa 400 m a Nord-Est del nuraghe, è attribuibile al XIV-X sec a.C. Purtroppo non si presenta in buone condizioni ed appare quasi completamente interrata e coperta dal materiale crollato. La camera ha orientamento O/E ed è completamente ricoperta da materiale di crollo e da fitta vegetazione; è possibile comunque individuarne le dimensioni. La fronte e parzialmente interrata ma si riconosce un blocco di grandi dimensioni, probabilmente l'architrave dell'ingresso; in quel punto è visibile la parte interna della camera che presenta una larghezza di 0.82 m. Si conserva parte del lato meridionale dell'esedra, riconoscibile per circa 5 m.

  3. La Tomba dei giganti di Sa Perda ‘e su Scusorgiu, è attribuibile al XIV-X sec A.C., si trova nella parte meridionale del complesso nuragico ed è tangente alla strada, che ne ha distrutto una parte; si riconoscono in sezione al lato della strada due filari della fronte, realizzata in blocchi squadrati di granito a Nord dei quali residuano alcuni blocchi dell'esedra; la lunghezza residua della parte frontale è di circa sette metri; la camera è di difficile lettura, è ricoperta da un fitto macchione di lentischi; verso E sono visibili alcuni blocchi pertinenti verosimilmente alla terminazione della camera, che doveva avere una lunghezza di più di tredici metri.

  4. La Tomba dei giganti Sa Grutta ‘e su Bandiu, è posizionata circa 68 m a Sud-Ovest della curva che precede la fine della stradina secondaria di accesso. Anche questa tomba risale al XIV-X sec a.C., esternamente la tomba è difficilmente leggibile ed è coperta da lentischi, olivastri e da muretti a secco realizzati sopra gli strati di crollo. A Sud si addossa alla fronte una struttura in pietra perlopiù diroccata; lo sviluppo esterno della tomba non è rilevabile, e si apprezza invece parzialmente la fronte con il lato Est dell'esedra, in parte conservato e riconoscibile per 6.60 m. La camera ha orientamento N/S e internamente conserva bene. La copertura invece non si presenta in buone condizioni, con una lacuna nella parte centrale della camera, realizzata nel corso di scavi clandestini, che hanno completamente scavato e svuotato l'interno. Le pareti laterali, che sporgono fuori, sono costituite da 4 filari di blocchi squadrati di granito e l'altezza interna è di 1 m. La parete di fondo è costituita da tre filari di blocchi con un accenno di lavorazione. La copertura è composta da lastre di granito larghe in media tra 0.80 e 1 m.

  5. La Tomba dei Giganti di Brunku su Sensu, si trova a poca distanza da un piccolo promontorio sul mare, a circa 520 m a Ovest del nuraghe Perdas Albas. La parte semicircolare esterna (l’esedra) non si nota e la camera è esternamente interrata e coperta dai massi crollati. Anche questo sito probabilmente è stato visitato dai tombaroli. La struttura di Brunku su Sensu è costituita da blocchi di granito e le rimanenze strutturali conservano 4 filari di blocchi e un’altezza media di 1.27 m. L’ingresso doveva essere probabilmente posto verso Sud e si nota tra le rimanenze crollate, un frammento di blocco con delle tracce di lavorazione, che si pensa facesse parte del portello d’ingresso. La camera termina a forma semicircolare ed è lunga 15.87 m mentre è larga 0.83m; la larghezza strutturale esterna invece è di 2.50 m.

  6. La Tomba dei Giganti di Su Lacchittu, ad Arbus, non si presenta in ottimo stato. La struttura è crollata e nella parte superiore è ricoperta dalle piante tipiche della macchia mediterranea. Si può però notare il corridoio, l’esedra e all’interno una stele a dentelli che era posta ad ornamento della fronte. Anche la struttura di Su Lacchittu è costituita da blocchi di granito, mentre la copertura è composta di lastre dello stesso materiale. Si nota che nella terminazione del corridoio interno vi sono due lastre verticali e sporgenti, che suggeriscono potesse essere una zona separata dal resto della tomba.

  7. La Tomba dei giganti Sa Perda Pinnada, è ubicata  all'interno del poligono militare di Capo Frasca, a circa 930 metri a Ovest della strada che conduce al faro. Ha una lunghezza di 8.54 m e di 3.99 m di larghezza, ed è attribuibile tra il XIV-X sec a.C. La struttura interna della camera si conserva per un filare di blocchi, anche se parzialmente interrata e termina in forma circolare. Si nota una stele centinata (utilizzata per reggere la costruzione) alla cui base è visibile parte del profilo del portello d’ingresso e si presenta in parziale stato di conservazione, perché durante il ‘900 parte del materiale è stato asportato. Il lato Nord dell’esedra si conserva per 5.96 m e ne rimangono 9 conci (pietre murarie).

  8. La Tomba dei Giganti Su Forru de Mari, (XIV-X a.C ) conserva una struttura interrata esternamente; la camera è interamente conservata ed è stata completamente scavata all'interno da clandestini; l'esedra è in discrete condizioni, il settore SE è quasi interamente conservato. Si trova a circa 195 m a Sud-Est del nuraghe Manago ed è completamente circondata da fitta vegetazione che ne impedisce la visione esterna; la camera, ha orientamento NO/SE ed esternamente è quasi completamente interrata. La parte interna, è stata interessata da scavi clandestini ed è interamente libera dalla terra e dal crollo della copertura, ma rimangono in posizione mediana, alcune lastre della copertura della camera ancora in posizione originale. La camera è larga internamente 1.18 m, ha terminazione circolare e pareti composte da 4 filari di blocchi in granito, leggermente lavorati. L'altezza residua delle murature è di 1.20 m; anche la fronte si conserva interrata, dall'interno della camera risulta composta da cinque filari di blocchi ed è visibile l'ingresso, ostruito dalla terra. Si conserva bene il lato SE dell'esedra che si sviluppa per 7.59 m; è composto da una muratura in blocchi a doppio paramento e termina con una grande lastra verticale disposta a coltello.

Informazioni

Comune

Arbus

Indirizzo

  1. Complesso nuragico di Capo Pecora
  2. Manago
  3. Sa Perda ‘e su Scusorgiu 
  4. Sa Grutta ‘e su Bandiu
  5. Brunku Su Sensu 
  6. Su Lacchittu 
  7. Sa Perda Pinnada
  8. Su Forru de Mari

Come arrivare

Da Cagliari si percorre la ss130 e si continua congiungendosi  alla ss126 all’altezza di Monteponi; alla stazione Monteponi si vira a destra per prendere la sp83 e la si percorre superando Nebida e Bugerru; si va poi a sinistra, all'intersezione della sp83 con la sp105 e la si percorre superando Portixeddu ed accedendo quindi nella zona interessata, vicino Capo Pecora nel territorio di Arbus. In questa zona sono localizzati i vari siti d’interesse archeologico qui elencati.

Accessibilità

Adatto ai portatori di disabilità

Stagioni consigliate


Mappe

Coordinate geografiche

APP GEO Sard GIS

APP Google Earth

39.46029,8.38582

Per saperne di più

  • siti di riferimento: https://sardegnarcheologica.it/ ; https://catalogo.beniculturali.it/